48) "L'ANTICA VOCE DEGLI OMENONI" - BARBARA PIAZZA | BERGAMO
"Non dovresti accettare una visione così catastrofica. Meglio analizzare con calma la situazione", specificò la seconda.
"Sono stanco di stare a braccia conserte e di farmi corrodere dall'umidità mentre il mondo fuori va a rotoli. Mi è venuto un gran mal di schiena, specialmente di questi tempi ...", borbottò un'altra voce.
"Io mi sto abituando a questa fastidiosa realtà e devo dire che non è poi così impossibile... abituarsi a tutto, intendo...", asserì un'altra voce ancora.
"Non dovremmo perdere di vista il buon senso per essere utili al futuro dell'umanità", precisò la quinta voce.
"Ah ah... umanità...che parolone da filosofi! Non dirmi che credi ancora nell'umanità. Alla fine, è sempre la stessa storia: corse... stress... stress... corse... così è la sorte dell'essere umano. Una volta sì che era diverso...", sostenne la sesta voce.
" E perché mai, secondo te, abbiamo un aspetto così mastodontico? Solo perché pensiamo di essere megalomani?" intervenne decisa la penultima voce.
"Dovremmo cercare di riconoscerci di più nella nostra costituzione robusta unita ad uno spirito alquanto determinato. In fondo, è anche questo un dono di natura...", esortò infine l'ottava e ultima voce.
"Una natura un po' appassita, ultimamente... Speriamo di non crollare anche noi come Pompei. Sai com'è: oggi ci sei e domani... chissà... ", disse di nuovo la voce iniziale... (segue - totale battute: 17414)[scarica l'intero racconto in formato PDF]
[ 18 January, 2011 ] • [ eureka ]