45 "CINZIA E KINZICA" - CRISTINA GIUNTINI | PRATO

“Erano molti i visi che si voltavano, rapiti, al suo passaggio, molti gli occhi che si posavano sui suoi capelli lucenti e intrecciati di perle e fili d'oro, sui suoi lineamenti dolci e allo stesso tempo decisi, sulla sua pelle di luna e di pesca, ancora intatta come un prato fresco di rugiada mattutina. Molte labbra sussurravano un saluto, molti busti s'inchinavano con cerimoniosa galanteria. Kinzica passava, scortata dalle sue damigelle, così come si conviene a una ragazza nobile, e accennava un timido sorriso, un leggero movimento del capo, con aria semplice e modesta. Ma chiunque avesse guardato in fondo ai suoi occhi vi avrebbe riconosciuto la forza e la decisione di una vera leonessa, la fierezza di una creatura alla quale la paura e la sottomissione erano ignote”.

Cinzia abbassa il libro con un sospiro, e lo chiude lasciandovi l'indice della mano sinistra a mo' di segnalibro. E' svagata, svogliata. Eppure la storia di Kinzica la sta appassionando: era ora, pensa, di decidersi a informarsi sulla leggenda più famosa che la sua bella città possa offrire. Certo, l'unico libro sull'argomento che è riuscita a rintracciare nella libreria di casa sua non è un gran che: poco più di un romanzetto scritto qualche decina di anni prima da un autore che, se mai è riuscito ad affacciarsi alla notorietà, è certamente ripiombato nell'anonimato nel giro di qualche mese. Ma che importa se questo libro è così terribilmente romanzato? Dopotutto, si tratta di una leggenda: chi può sapere la verità, ammesso che una verità esista?... (segue - totale battute: 9810)

[scarica l'intero racconto in formato PDF]




[ 22 December, 2010 ] • [ eureka ]

44) "L'ANZIANA SIGNORA" - MARISTELLA ANGELI | MACERATA

Alcuni fatti accadono non per caso, ma per i fili che il destino ha intessuto, trame dagli intrecci misteriosi.
Qualcuno, qualcosa, incrocia la strada della tua vita, la percorre, per un breve tratto con te. Ti chiedi perché, stupisci al pensiero d'immagini chiare; le distingui cercando di dare un senso a tutto ciò che accade.
Era un'estate di qualche anno fa ed ero giovane, anche se molto matura per l'età che avevo.
L'estate era vicina e le idee su come trascorrerla circolavano liberamente nel mio gruppo di amici. Mi ritrovai a fare i conti in tasca, come al solito non avrei potuto fare affidamento sulla famiglia, che era sempre sull'orlo della crisi economica.
Eppure me la cavavo bene e con tutti i lavori occasionali che svolgevo racimolavo abbastanza per le mie esigenze. Certo non era granché per potermi permettere una lunga vacanza, ma almeno una settimana spensierata l'avrei potuta trascorrere.
Mi venne incontro la nonna quando mi vide preoccupata a contare anche gli spiccioli.
- Mia cara, hai lavorato l'intero anno con tanto impegno ed è ora che tu possa goderti una vacanza diversa. Sai sono stata in hotel fantastico! Mi ricordo che proprio lì tuo nonno ed io c'incontrammo e, al primo sguardo, c'innamorammo.
- Tirò fuori dalla sua borsetta ricamata a mano delle foto che mi porse commossa... (segue - totale battute: 14791)

[scarica l'intero racconto in formato PDF]




[ 20 December, 2010 ] • [ eureka ]

Grottammare



[ 20 December, 2010 ] • [ eureka ]

43) "L'ATTESA DI UN'ESTATE" - LUCA BOLLENTINI | LA SPEZIA

La viabilità di Portovenere è praticamente assente. Un’unica strada scende in picchiata dalla collina per arrivare fin quasi a sedersi in spiaggia ed infine risale vertiginosamente salutando il paese.

E’ una strada che incanta e che inganna. Arrivando dalla Spezia, l’auto sbuca in una rotatoria e all’improvviso là sotto, come un colpo a tradimento, luccicano Portovenere e la cugina Palmaria, con i due isolotti a farle da gregarie.

La strada porta veloce in paese dove non si concede soste e dà all’automobilista soltanto un breve assaggio dei carruggi e della passeggiata al cospetto delle casette colorate, inaccessibili ai veicoli.

Accompagna i guidatori a fianco del mare e quando crede che gli occhi e il cuore si siano riempiti abbastanza, riporta via lo spettatore sognante.

Prima di congedarsi, però, si diverte ancora con un’ultima impennata che fa faticare oltremodo i motori e le marce delle macchine ma offre agli uomini un ultimo sguardo sulla bellezza di Portovenere.

E non c’è modo di tornare indietro. La geografia e le amministrazioni l’hanno voluta a senso unico, per ricordare al visitatore che c’è una sola occasione per cogliere Portovenere, da cui mai si passa per caso... (segue - totale battute: 9810)

[scarica l'intero racconto in formato PDF]




[ 14 December, 2010 ] • [ eureka ]

42) "LA LUMINARA DEL '64" - MAURIZIO BASCIA' | REGGIO CALABRIA

Per chi non l’ha mai vista la “Luminara” di San Ranieri, a Pisa, nella notte tra il 16 ed il 17 di giugno, è uno degli spettacoli più suggestivi ed emotivamente coinvolgenti che si possano immaginare. Tutta la città diventa un merletto diafano e delicato di luci tremolanti: migliaia e migliaia di lumini, infatti, vengono posti sui balconi e sulle finestre delle case, sui cornicioni dei palazzi, sui monumenti, sulla Torre, dovunque, e le deboli lucine, disegnando di luce il profilo della città, ingentiliscono la dolce serata pisana dandole una dimensione magica e fatata. Tantissimi altri lumini vengono poi lasciati scivolare in Arno ed il vecchio fiume, lento, li porta con sé lontano lontano verso il mare. Gli innamorati ne scelgono uno con lo sguardo e lo seguono trepidanti per tutti i lungarni e se il lumino, impavido, resiste alla corrente ed alle insidie del fiume è segno che anche il loro amore resisterà agli attacchi del tempo e della vita.
E fu proprio in occasione della “Luminara” del 1964 che è cominciata la nostra semplice ma meravigliosa storia d’amore... (segue - totale battute: 3594)

[scarica l'intero racconto in formato PDF]




[ 08 December, 2010 ] • [ eureka ]