41) "LA SALAMA DI FERRARA" - ANNA MARIA MARCANTONI MARINI | RIMINI
Apro gli occhi nella stanza semibuia, li richiudo subito spremendo per un attimo anche le meningi.
Dove mi trovo? Non c’è dubbio, sono sdraiato in un comodo e soffice letto. Mi stiracchio allungando braccia e gambe, poi mi ritiro come un riccio dentro un’alcova che mi trattiene ben saldo avvolgendomi teneramente con il suo calore.
Sento solo il rumore lontano di un Folletto che lentamente dal corridoio si avvicina alla porta.
Con svogliatezza mi siedo sul bordo del letto.
Non c’è stato bisogno della sveglia. L’orologio sul comodino indica le otto, è ora di affrettarmi.
Ieri sera, dopo una giornata stressante, mi è stato difficile prendere sonno, “gira di là volta di qua”, pensavo di andare fuori per smaltire la stanchezza fisica in altra maniera, Morfeo non voleva prendermi fra le sue braccia!
Era già tardi, il mio intervento in riunione previsto per l’indomani mattina, forse ne avrebbe risentito se fossi uscito, o forse no...
Proprio quando stavo pensando cosa fosse meglio fare, sul comodino ho notato quel libro, sfiduciato, senza speranze ho sfogliato le pagine, quasi come un automa.
L’idea è stata geniale, una sorpresa. La mia mente si è distesa, ho fatto un viaggio interiore fra l’esperienza vissuta in prima persona e quella immaginaria, in un ambiente amichevole in compagnia dell’amico libro.
Una lettura scorrevole, una storia simile alla mia, mi ha coinvolto fino al punto che ho divorato le pagine una dietro l’altra come le “ciliegie”.
E’ stata una sorpresa trovare quel il libro sul comodino ... (segue - totale battute: 9156)
[ 30 November, 2010 ] • [ eureka ]
Dove mi trovo? Non c’è dubbio, sono sdraiato in un comodo e soffice letto. Mi stiracchio allungando braccia e gambe, poi mi ritiro come un riccio dentro un’alcova che mi trattiene ben saldo avvolgendomi teneramente con il suo calore.
Sento solo il rumore lontano di un Folletto che lentamente dal corridoio si avvicina alla porta.
Con svogliatezza mi siedo sul bordo del letto.
Non c’è stato bisogno della sveglia. L’orologio sul comodino indica le otto, è ora di affrettarmi.
Ieri sera, dopo una giornata stressante, mi è stato difficile prendere sonno, “gira di là volta di qua”, pensavo di andare fuori per smaltire la stanchezza fisica in altra maniera, Morfeo non voleva prendermi fra le sue braccia!
Era già tardi, il mio intervento in riunione previsto per l’indomani mattina, forse ne avrebbe risentito se fossi uscito, o forse no...
Proprio quando stavo pensando cosa fosse meglio fare, sul comodino ho notato quel libro, sfiduciato, senza speranze ho sfogliato le pagine, quasi come un automa.
L’idea è stata geniale, una sorpresa. La mia mente si è distesa, ho fatto un viaggio interiore fra l’esperienza vissuta in prima persona e quella immaginaria, in un ambiente amichevole in compagnia dell’amico libro.
Una lettura scorrevole, una storia simile alla mia, mi ha coinvolto fino al punto che ho divorato le pagine una dietro l’altra come le “ciliegie”.
E’ stata una sorpresa trovare quel il libro sul comodino ... (segue - totale battute: 9156)
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[ 30 November, 2010 ] • [ eureka ]
31) "BRICIOLE" - LUDOVICA MAZZUCCATO | SAN MARTINO DI VENEZZE (RO)
Devo ingannare il tempo. Marco atterrerà a Bologna non prima di stasera.
Non ci vediamo da quando sei mesi fa è partito per l’Iraq in missione di pace.
Così, accolta dal tepore di questa domenica d’autunno, passeggio per le mia Ferrara che è intenta a prepararsi al rito del pranzo; passeggio per le sue vie medioevali, come una specie di Pollicina che, invece di raccogliere molliche di pane per ritrovare la strada di casa, cerca di captare i profumi esalati dalle cucine per nutrire i ricordi.
Se fosse mattina presto, a conquistare il mio olfatto sarebbe il profumo di pane così intenso da far pensar che Ferrara sia nata da un pugno di farina, impastata con l’acqua del Po e cotto al fuoco vivo delle tradizioni.
Sì, qui il pane profuma ancora e riesce anche a coprire il fritto del Mc Donald’s!
Mentre questi pensieri mi inebriano la mente passo proprio davanti al panificio che si trova vicino all’Hotel Annunziata. Anche quando è chiuso si sente odore di buono... (segue - totale battute: 18250)
[ 03 November, 2010 ] • [ eureka ]
Non ci vediamo da quando sei mesi fa è partito per l’Iraq in missione di pace.
Così, accolta dal tepore di questa domenica d’autunno, passeggio per le mia Ferrara che è intenta a prepararsi al rito del pranzo; passeggio per le sue vie medioevali, come una specie di Pollicina che, invece di raccogliere molliche di pane per ritrovare la strada di casa, cerca di captare i profumi esalati dalle cucine per nutrire i ricordi.
Se fosse mattina presto, a conquistare il mio olfatto sarebbe il profumo di pane così intenso da far pensar che Ferrara sia nata da un pugno di farina, impastata con l’acqua del Po e cotto al fuoco vivo delle tradizioni.
Sì, qui il pane profuma ancora e riesce anche a coprire il fritto del Mc Donald’s!
Mentre questi pensieri mi inebriano la mente passo proprio davanti al panificio che si trova vicino all’Hotel Annunziata. Anche quando è chiuso si sente odore di buono... (segue - totale battute: 18250)
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[ 03 November, 2010 ] • [ eureka ]