"IL RAGAZZO DELLE TARTARUGHE" - ANTONIETTA BONTEMPO | GALATI MAMERTINO (ME)
Stella si sedette in riva al mare. Pensò che quel luogo, lontano da ogni ostentata modernità e culla di un silenzio regale, serbasse una magia primordiale, in grado di anestetizzare qualsiasi dolore. Persino la leggera brezza che saliva dal mare pareva volesse asciugare le sue lacrime, quelle già versate e quelle che fremevano per venir fuori. Sarebbe rimasta ore ad ascoltare la soave melodia prodotta dall’acqua nel suo continuo e mutevole infrangersi sulla spiaggia, a mirare quello scenario fatato, la cui quieta uniformità era interrotta solo da due pescherecci che apparivano in lontananza… In quell’angolo di mondo si sentiva parte di qualcosa di grande, di unico...
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[ 30 January, 2012 ] • [ eureka ]
"VENERE IN PESCI" - CLAUDIO CANOVA | SCHIO (VI)
Si era chiusa alle spalle la porta della camera 99 ed era scoppiata a piangere. Ma di un pianto silenzioso e soffocato.
Le lacrime le sgorgavano straordinariamente copiose dagli occhi arrossati. Con le piccole mani, se le passava sul viso e le leccava avida.
A forza di singulti, il cappuccio della cerata le era calato a scoprirle lunghi capelli bagnati, aggrovigliati sulla fronte.
Era entrata all’Ecoresort Le Sirenè coll’odore del mare.
Si era presentata alla reception nel primo pomeriggio di un giorno di tempesta, imbacuccata in una cerata oversize che le intralciava il passo. Le mani invece – anche se dalle maniche troppo lunghe sbucava solo la punta delle dita – parevano affusolate e si muovevano armoniose. Unico gioiello, un ciondolo a forma di conchiglia le adornava il collo che si intravedeva traslucido fra i baveri rialzati della cerata, i quali non riuscivano a contenere la profondità di due occhi trasparenti come l’acqua che le infradiciava viso e capelli.
- Buonasera, signorina. In cosa posso aiutarla?
Lei si era limitata ad indicare con una sottile unghia madreperlacea un nome scarabocchiato su un foglio stropicciato di salsedine, estratto da uno dei due tasconi anteriori della giacca...
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[ 30 January, 2012 ] • [ eureka ]
"SILVER BELLS" - FEDERICO GIANNINI | CARRARA (MS)
Prima di scendere dalla stanza volle sporgersi dalla finestra per dare un'occhiata dall'alto a piazza Napoleone. Una vista che soprattutto in quel periodo dell'anno lo incantava: le luminarie che iniziavano ad accendersi quando stava per sopraggiungere il tramonto, persone di ogni età che tornavano ai parcheggi fuori dalle mura con pacchi e sacchetti, la giostra con i cavalli che regalava momenti di felicità a qualche bambino e che diffondeva la melodia di una vecchia canzone natalizia. Era un pomeriggio freddo malgrado un timido sole ogni tanto provasse a farsi largo tra le nuvole, quasi a voler confortare con la sua presenza la poca gente in giro per le strade.
Finì di prepararsi e alle cinque in punto lasciò l'Universo: era diventato ormai il suo alloggio di riferimento quando si esibiva al Teatro del Giglio. Amava l'eleganza degli ambienti, la cortesia del personale, la vista su piazza Napoleone e il fatto che l'hotel si trova proprio di fronte al teatro. Impiegava più tempo a cercare il suo violino nella camera che a raggiungere il teatro dove nel fine settimana avrebbe regalato una delle sue esibizioni al pubblico lucchese...
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[ 06 January, 2012 ] • [ eureka ]
"L'AUTUNNO ERA DOLCE DA QUELLE PARTI" - MARINA ORTELLI | CORTEGLIA-CH
Il clima di Roma era, in quella prima settimana di settembre, particolarmente soffocante. Elena si rigirava nel letto da ore, a causa del caldo intenso che la infastidiva.
Era il giorno del suo quarantesimo compleanno e Lorenzo aveva appoggiato sul suo cuscino un pacchetto blu.
Elena scartò il dono, aprì l’astuccio e guardò distrattamente il girocollo d’oro.
Non le serviva un collier nuovo, non le servivano nemmeno le rose rosse sparse per la casa, anzi, le ricordavano il tempo che passava senza pietà.
Non capiva cosa le stesse capitando; era sempre stata docile e tranquilla, convinta della solidità del suo matrimonio e ora quel nuovo senso di incompletezza si stava impossessando di lei giorno dopo giorno.
Non aveva nulla da rimproverare al marito, sempre affidabile e premuroso come quando l’aveva conosciuto, ma da allora non era cambiato nulla nella loro vita e lei non riusciva più a sopportarlo...
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[ 06 January, 2012 ] • [ eureka ]
"IL RITORNO" - MARINA ORTELLI | CORTEGLIA-CH
Salvatore aveva il morale alle stelle. Sua moglie Assunta non si era mai allontanata dalla Puglia, nemmeno per il viaggio di nozze, ma ora, in occasione del quarantesimo anniversario di matrimonio, potevano permettersi una vacanza in Svizzera. Aveva messo da parte i soldi a poco, a poco, per mostrarle il paese dove lui aveva trascorso sette anni della sua vita.
Non era mai salita al nord a trovarlo, perché negli anni settanta un padre non avrebbe permesso a una figlia di partire in vacanza con il fidanzato: erano altri tempi quelli, soprattutto laggiù a Ugento.
A Lugano lui aveva avuto fortuna; era stato assunto come portiere all’Hotel Dante, un albergo di classe in pieno centro. Quel lavoro lo faceva sentire importante; vedeva bella gente, le mance erano generose e il trattamento era dei migliori.
“Signor Salvatore, come va? Bel tempo oggi!” Tanti lo chiamavano signore, fra i fornitori, i clienti e i passanti abituali, per deferenza verso quell’albergo ben reputato. A casa invece era per tutti solo il contadino Tore...
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[ 06 January, 2012 ] • [ eureka ]
"LA DONNA CON LA CHITARRA ROSA" - CRISTINA GIUNTINI | PRATO
“Eccoci, qua: Hotel Santo Stefano.” Il commissario Bonini varcò la soglia, seminando gocce di pioggia dall'ombrello che aveva dimenticato di scuotere fuori, e imbrattando senza tanti riguardi il bel pavimento policromo a motivi geometrici. Una cameriera gli indicò con intenzione il portaombrelli, che il commissario ignorò bellamente. “Maledetta pioggia, ci mancava anche questa!” fu il commento dell'uomo elegante, dall'aria vagamente acida, che lo seguiva, e dal quale il pavimento ricevette un'ulteriore razione di sana acqua piovana. La cameriera strinse i denti: avrebbe pulito a tempo debito. “Questo è il ventitreesimo della lista” commentò Bonini. “E' ancora dell'idea di accompagnarmi, Signor Baldi?” “Non faccia commenti, e proceda”, fu la spiccia e nervosa risposta. Il commissario ne fu non poco spazientito, ma cercò di non darlo a vedere. Stefano (sì, si chiamava così, come il Santo dell'hotel) ebbe un moto d'inquietudine, nel vederli dirigersi verso la sua reception. Non sembravano particolarmente interessati alle eleganti travi del soffitto, agli arredi curati, realizzati nello stesso legno, né al prezioso quadro che troneggiava sulla parete opposta, in mezzo alle due appliques che gli facevano quasi da cornice. Non era certo dal giorno prima che lavorava in quell'hotel, pensò Stefano, ma non gli era mai capitato di ricevere la visita delle forze dell'ordine. Sicuramente non era un avvenimento da festeggiare, considerò...
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[ 03 January, 2012 ] • [ eureka ]
"UNA QUESTIONE DELICATA" - CRISTINA GIUNTINI | PRATO
Quest'afa insopportabile mi intorpidisce le membra. Cerco di appoggiare la schiena alla sedia in bambù chiaro, ma provo una sensazione di disagio simile a quella che sentivo da bambina, sui rigidi sedili di certe pensioncine della Riviera. Mi guardo intorno, trovando in questa chiara e accogliente sala molte più affinità con analoghe strutture nostrane di quanto sarebbe lecito aspettarsi. Bambù chiaro, legno di media tonalità, marmo e granito, kenzie in vaso: un insieme allegro e rilassato che ricorda gli hotel delle nostre località balneari, Rimini o forse Viareggio, non fa molta differenza. Se le finestre fossero oscurate, chi potrebbe dire che ci troviamo a Capetown? Ripenso per un attimo ai tappetini etnici, con figure di animali, distesi sul pavimento della nostra camera, unica spia di questo mondo esotico ed estraneo, unica concessione che i gestori italiani dell'Hotel The Parliament hanno fatto allo spirito locale. Tutto è pensato per mettere gli ospiti stranieri a proprio agio, circondati dallo stile e dalle comodità alle quali sono abituati. Peccato che io, a mio agio, non lo sia per niente...
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[ 03 January, 2012 ] • [ eureka ]
"TRA LE ACQUE E IL CIELO" - LUCIANO POLETTO GHELLA | CUMIANA (TO)
Le tracce ritornano in mente ripercorrendo tragitti smarriti. Arrivare a Courmayeur rinunciando all’autostrada, su per il rettilineo di La Salle, quando già s’indovina la montagna là in fondo. Memorie che si snodano lungo la Dora, come le curve sotto ai castelli, Fènis, Sarre. Le fate e gli armigeri sui merli di Saint Pierre di fronte alle cortigiane di Aymavilles. Laggiù l’eleganza degli Challant dominava la Valle, fino al matrimonio con la nipote di Alfieri. Poi gli Entrèves: scienza, cultura. Già, Entrèves: tra le acque, tra i due fiumi. Cercare echi smarriti: di qua la Dora di Veny: la chiesetta, lì sopra la Brenva, la Noire, laggiù il Miage. Di là quella di Ferret, dove finisce il mondo. Deve finire dopo essere passato sotto le Grandes Jorasses.
Entrèves, la Casa Forte. Tornare lassù, al ricordo di quell’unica Vallée Blanche, giù per il Monte Bianco. Sci senza poter pensare, se sotto le solette hanno un pezzo della grande montagna. Tornare alle piste dello Chécrouit. E a Gressoney o a Champoluc. Gli Kneissl, allora c’era Karl Schranz. A Pilaz, dove in alto avevano aperto un tracciato da libera, per buttarsi giù senza coscienza, anche per morire.
Adesso scrivono Pila, tanto la z non si pronuncia. Appena oltre il ponte romano di Pont Saint Martin, appena su per la mongiovetta, come si chiamava la salita di Monjovet, io torno ad allora, scrivo la z...
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[ 02 January, 2012 ] • [ eureka ]