"IL CULTO DELLE ACQUE IN SARDEGNA" - COSTANTINA FRAU | ABBASANTA (OR)
Venute a conoscenza del Convegno sul Culto delle acque in Sardegna, che avrebbe avuto luogo nel Grand Hotel Terme di Fordongianus, io e mia sorella decidiamo di prenderci due giorni di riposo e di ritemprare il corpo insieme allo spirito.
Vi arriviamo prima di mezzogiorno, e sebbene siamo a novembre inoltrato, il sole avvolge il paesaggio di luce e di calore come in estate. Dalla provinciale ci inoltriamo in una strada abbastanza larga, dopo qualche centinaio di metri, ci troviamo in un piazzale spazioso circondato da prati all’inglese da cui si innalza un filare di piante sempreverdi. Davanti a noi l’imponente edificio a tre piani in pietra e in acciaio, la facciata movimentata è dello stesso colore caldo della trachite delle vicine cave del Barigadu. Il portone girevole ci porta nell’atrio, nel cui pavimento marmoreo illuminato a giorno si rispecchiano le poltrone e i divani multicromatici. Le due giovani della reception ci accolgono con un sorriso rasserenante, dopo i preliminari di rutine ci accompagnano all’ascensore per salire in camera. Una camera spaziosa, confortevole, soffusa del calore del legno di castagno della mobilia, inondata dalla luce che entra dalla porta finestra che dà sull’ampio terrazzo.
La nostra accompagnatrice ci invita ad ammirare il paesaggio circostante, in lontananza le colline, ammantate dalla macchia mediterranea, digradano nella valle del Tirso, sotto di noi la piscina termale esterna affollata dai bagnanti nonostante l’ora...
(segue...)
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[ 18 December, 2011 ] • [ eureka ]
"RITORNO" - ANNAMARIA TREVALE | MILANO
Il treno corre fra brutte case di periferia.
Una voce impersonale avverte che stiamo arrivando alla Stazione Centrale di Milano, dove terminerà il viaggio.
Mi scuoto dal vago torpore a cui mi ero abbandonata, complice la comodità della poltroncina e il tipico rumore di fondo della ferrovia, pensando che il tempo è davvero volato.
Sarà perché non uso mai il treno?
Mi sposto abitualmente con l’auto e scelgo l’aereo per le mete più lontane, eppure da bambina adoravo la ferrovia: ero felice se mamma mi diceva “andiamo a Roma dai nonni, ma papà non può accompagnarci”, perché ciò significava prendere il treno, per un viaggio allora lunghissimo, ma che mi faceva stare per ore col naso incollato al finestrino.
Con papà ci si spostava solo in auto: adorava guidare, e per lui non c’era nulla di meglio che lanciare la sua Alfa azzurrina lungo il tracciato dell’Autostrada del Sole.
Impiegavamo meno tempo che con la ferrovia, ma a me veniva spesso il mal d’auto.
Ora non riesco a capacitarmi del fatto che un treno mi abbia portato da Roma a Milano in tre ore, ma non facevo questo viaggio da quasi quarant’anni, e mi sono persa molti cambiamenti...
(segue...)
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[ 18 December, 2011 ] • [ eureka ]
"UN BICCHIERE DI CORAGGIO" - FEDERICO CESARE TACCA | CALTIGNAGA (NO)
“Mi siedo qui, sono stanco… La vita, l’universo, tutto quanto…”
Sono proprio queste parole, scritte da quel grande autore che è Giorgio Canali, a descrivere esattamente il mio attuale stato d’animo. Il viaggio in macchina è stato lungo, ma ne valeva veramente la pena.
Siamo a dicembre e di neve ancora non se n’è vista. Il freddo punge anche se ci si copre bene, mentre scendo dalla macchina ed entro nell’hotel mi fa ritornare quella lucidità che da molto tempo non riconoscevo più tra le mie doti. C’è odore di neve. Non vedo l’ora di rilassarmi un po’, ne ho davvero bisogno.
Eccomi seduto su una sedia del ristorante ad ammirare il paesaggio che si vede dalla finestra, un paesaggio che non conoscevo, sembra di essere in una fiaba. Il ruscello, il mulino con le pale, il ponte; mancano solo gnomi e fate per completare un quadro degno delle migliori storie dei fratelli Grimm.
Sono venuto fin qui in Friuli all’Hotel Relais L’Ultimo Mulino, per l’ultima conferenza che devo tenere, ma forse è proprio perché sono arrivato alla fine di questa interminabile sequenza di appuntamenti che sento il bisogno di scaricarmi la coscienza...
(segue...)
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[ 18 December, 2011 ] • [ eureka ]
"LO SPECCHIO DELLA MIA VITA" - ANNA MARIA MARCANTONI MARINI | RIMINI
“Un viaggio non si può definire tale se non arricchisce e lascia un segno nella tua memoria.”
Sono le parole che ho letto nel logo sopra il tavolo, all’entrata dell’hotel, dove in questo momento sono con Alberto.
Non le dimenticherò!
Come non ho dimenticato una serata estiva di tanti anni fa, in vacanza con gli amici a Rimini, una serata di cui, in seguito, ha contribuito a cambiare la mia vita.
Città di antiche origini Romane. Culla dei Malatesta. Ispiratrice del sogno di Fellini.
Hotel Card International di Rimini, una cornice ideale per un soggiorno dove stile ed eleganza mi accolgono, la cortesia, il garbo del personale qualificato mi accompagna in ogni luogo e angolo dell’hotel, fino alla Suite.
La camera “Masaii”, dai profumi inconfondibili delle calde terre Africane. Colori e forme di villaggi sulle sabbie roventi, è una scelta indovinata, noto la straordinaria originalità e l’insolita tranquillità.
Un connubio perfetto tra innovazione e tradizione. L’arredo, nella ricerca del dettaglio del particolare, cattura la mia attenzione.
La nottata sarà sicuramente distensiva nella quiete della stanza, grazie alla perfetta ” insonorizzazione e al ricambio d’aria a riciclo continuo”.
Il benessere e il rispetto dell’ambiente, sono le caratteristiche essenziali offerte dall’Hotel, ideale per un soggiorno anche di pochi giorni:
Così sarà la mia vacanza...
(segue...)
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[ 18 December, 2011 ] • [ eureka ]