44) "LEGAMI INDISSOLUBILI: CRONACA DI UN OMICIDIO NON ANNUNCIATO" - ALESSIA ORLANDO | FISCIANO (SA)

Quando Irina mi telefonò pensai, senza ombra di dubbio: - Questa è impazzita!
Esordì dicendo: - Sono a Taormina, immersa tra i colori accesissimi dei balconi fioriti d’un hotel tra i più belli al mondo. Guardo i giardini Naxos e l’Etna, senza riuscire a cogliere il limite massimo della loro bellezza. Mi pare di scalare una montagna, senza raggiungere mai la vetta. So che è la vetta più alta, ma una fine dovrebbe pure averla. Invece no, non la intravedo neppure. Se anche me ne stessi per un anno a contemplare questi luoghi, mi sembrerebbero sempre stupefacenti. Sono immersa in un paradiso che dà l’effetto di un capolavoro. Mi gira la testa. Forse è questa la sindrome di Stendhal? Mi trovo esattamente nella mansarda dell’Hotel Villa Ducale. Il proprietario, Andrea Quartucci, mi ha fatto vedere alcune delle stanze, e ti garantisco che di belle così ne ho viste poche. Per farti una idea, pensa a quella dove dormimmo a Positano e a quell’altra che dava sul Vesuvio.
 La telefonata mi sorprese. La immaginavo a Milano e mi chiamava dalla Sicilia!
 Eravamo cresciuti fianco a fianco e non mi erano sfuggite le bizzarrie della bimba, le irrequietezze della ragazzina, il disadattamento della giovane. Ne aveva combinate di tutti i colori, transitando da protagonista per le varie età. Solo lo sguardo era rimasto immutato: anche nelle foto in cui ci ritrassero insieme quando eravamo solo capaci di gattonare, lei appariva già spavalda e coraggiosa. E incapace di cogliere il pericolo: era stata la prima a levarsi su due piedi, a camminare verso il balcone, salire sulla sedia e sporgersi verso il vuoto a braccia tese. Ma le era andata bene: solo due costole rotte che, però, ogni tanto le si incrinavano, anche a ventisei anni... (segue - totale battute: 19769)

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[ 30 agosto, 2009 ] • [ eureka ]

46) "TVB OR NOT TVB, THAT IS THE QUESTION" - ALESSIA ORLANDO | FISCIANO (SA)

Alle sette d’una mattina qualsiasi, è possibile ritrovare Sandra mentre deambula scalza per casa, seguita, passo passo, dagli sguardi lenti del vecchio gatto, Shiva, il suo dolce siamese. Entrato in casa che era ancora un batuffolo, porta il nome che gli impose Don Antonio, lo zio prete: -Shiva, così si deve chiamare questa creatura. Poi vedrai se sarà azzeccato, oppure no. Ricorda che Shiva è un dio della Trimurti:Brahma, Vishnu e, appunto Shiva, il dio sia Distruttore che Creatore. Le piacque anche se, imposto da un prete, le sembrò blasfemo.
Ancora intontita, strizzando continuamente gli occhi, strettamente sorvegliata dal dio della distruzione e della creazione, si divide tra la cucina, l’entrata soggiorno e la stanza da letto-studio; ovvero tra il forno a microonde, la televisione sintonizzata su MTV e le finestre di Msn, che si aprono incessantemente sul suo personal computer .
I loro rumori la richiamano a se perentoriamente, senza possibilità di confusione. Il gatto non patisce alcun disturbo. Il bip del forno le dice che il latte è stato riscaldato a puntino. Riesce a manovrarlo a tentoni. Rinvia operazioni più complesse a dopo la colazione quando, al solito, riesce a ritrovare gli occhiali oppure, in caso contrario, ripiega sulle lenti a contatto, rinviando al momento successivo, riconquistata vista, la ricerca delle lenti sempre più essenziali.
In bagno si reca sempre con l’MP3 già acceso. E può capitarle di portare il ritmo della canzone in ascolto, scaricando le tensioni di cui ancora non si è liberata.
La televisione è perennemente accesa. Ma non la guarda. Neppure alla musica, a ben vedere, presta attenzione, avendo già le orecchie ingombre e distratte da altri suoni.
Il nuovo I-Phone, invece, durante il giorno, fa bella mostra di se tra le mani, perennemente. E la notte, quando finalmente riesce a spegnerlo, lo vive come un’ulteriore arto, che aspetta solo d’essere riacceso, per darle modo di estendere le sue facoltà, dispiegarle in ogni direzione verso il mondo.
Nelle brevi pause tra una canzone e l’altra, le capita di sentire il trillo di amici che la contattano su Msn. Corre verso il pc e trova inevitabilmente la barra ingombra di una valanga di finestre arancione occhieggianti.
La selezione si fa necessariamente ferrea: esclude i nomi dei contatti seccanti e si dedica a quelli che le risultano interessanti.
Ogni tanto viene aggiunta a qualche nuovo contatto... (segue - totale battute: 19914)

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[ 30 agosto, 2009 ] • [ eureka ]