77) "LA CLEPTOMANE" - LUDOVICA MAZZUCCATO | SAN MARTINO DI VENEZZE (RO)
Era necessario staccare la spina prima di esplodere. Quegli ultimi due mesi per Caterina erano stati veramente pesanti. Da quando Alberto l’aveva lasciata, lei non era più la stessa. Aveva perso il suo equilibrio e ogni briciola di autocontrollo. Non lo aveva confidato nemmeno alla sua migliore amica, forse per una sorta di vergogna, ma la sua stava diventando una vera e propria malattia. Brutta cosa la cleptomania, soprattutto se si tratta di un modo per attirare l’attenzione, per chiedere aiuto senza trovare le parole giuste. La prima volta che aveva sentito l’impulso incontrollabile di rubare qualcosa, lo aveva provato nel negozio di bomboniere dove era andata a disdire quelle che sarebbero servite per il suo matrimonio con Alberto. Il luccichio di una rosellina d’argento, in bella mostra nell’espositore vicino alla cassa, aveva trasformato Caterina in una gazza ladra. Appena la commessa si era allontanata per recuperare lo schedario degli ordini, la sua mano era guizzata, sicura e lesta, su quel grazioso ninnolo. Poi, tutto come prima, nessuna alterazione della voce nel rivolgersi alla commessa, nessun tremolio alla mano. Sembrava che Caterina avesse rubato da sempre. Da quel momento era iniziata un escalation: un tubetto di caramelle dal tabacchino, una forcina per i capelli in profumeria, una barretta di cioccolata al supermercato, fino ad arrivare al fattaccio di giovedì sera... (segue - totale battute: 8742)
[ 02 novembre, 2009 ] • [ eureka ]
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