47) "L'INSOSTENIBILE PESO DELLA GEOMETRIA COMPLESSA APPLICATA AL PENSIERO PROFONDO'" - MICHELA ORLANDO | FISCIANO (SA)

Sulla copertina del manuale d’autoipnosi, gli occhi terrificanti, d’un intenso marrone senza riflessi, spalancati allo spasimo, incutono timore.
Questo è il libro che fa per te, mi aveva detto il mio amico Demetrio, studente di medicina all’ennesimo anno fuori corso.
Da quando era rimasto senza casa, in attesa di sostenere gli esami di luglio, per poi ritornare al paese e trovarne certamente un’altra a settembre, si faceva ospitare in un hotel, nei pressi della stazione Garibaldi, da un’amica svedese. Raccontava che per poter entrare senza problemi, data la sua assenza di peluria, aveva escogitato di vestirsi da femmina. Cosa che da quindici giorni faceva regolarmente ogni sera.
Il giorno se ne andava a ripetere all’imbocco di via Chiaia: sedeva a un tavolo del bar Gambrinus, ordinava un caffè, che faceva durare almeno otto ore e, quando l’aria rinfrescava, si trasferiva a Castel dell’Ovo. Lì occupava il solito scoglio e si concentrava respirando le ondate di aria marina ricca di salsedine. Il rumore delle auto in corsa non lo disturbava, anzi, diceva: -il rumore fa bene alla memoria, al processo di memorizzazione. Per questo ho spesso studiato sui balconi o ripetuto camminando nei mercati, alle grida sguaiati degli ambulanti o delle donnette scippate.
L’avevo conosciuto una sera di dicembre davanti a una tavola calda, ai Quattro Palazzi: si era accorto d’aver perso il portafogli pieno dei soldi necessari per acquistare il cappotto. E se ne stava, infreddolito, in maniche di camicia, a cercare di raccattare la somma necessaria. C’erano ancora le lire e gliene occorrevano ottantamila... (segue - totale battute: 12053)

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[ 30 agosto, 2009 ] • [ eureka ]




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